Questa è la testimonianza che abbiamo raccolto...
Nel 1800 in Lombardia e nella pianura padana ci si poteva imbattere ancora in qualche lupo, così accadde anche ad una bambina di San Gallo di nome Giulia Lonati., era il 14 giugno del 1815 aveva 10 anni e mentre si trovava a pascolare le mucche in una località chiamata Benoi ,ove adesso sorgono un gruppo di case, ma al tempo vi era solamente bosco e prato, venne assalita da un feroce lupo, il quale la sbranò; i suoi familiari che erano distanti tagliare l'erba , sentirono le grida della ragazza, accorsero armati di forche, ma era troppo tardi, si racconta che trovarono il braccio destro e poco più distante la testa e si disse che il il lupo non mangiò il braccio destro perché veniva usato a fare il segno della croce e la testa perché era benedetta .
Questo racconto c'è stato tramandato da Benedetto Busi che viveva in questa località. Questa testimonianza è raccolta in un cortometraggio del 1990 del gruppo audiovisivo oratorio San Gallo
Grazie all' interessamento di Fabio e Lorenzo Busi, siamo riusciti a recuperare la croce che testimonia
l' aggressione del lupo ad una bambina di nome Lonati Giulia di cui raccontiamo in seguito, si legge sulla croce: Deprofundis- Giulia Lonati - di Andrea- di anni 10 sbranata dal lupo il 14 giugno 1815. La croce doveva essere piantata nel monte vicino nel luogo dell' aggressione e successivamente inglobata alla casa Busi; risulta spezzata sul gambo e quando recuperata era unita con del gesso.
Da una testimonianza raccolta sembra che il padre Andrea Lonati abitasse nella località Ruine ( un caseggiato di San Gallo)
San Gallo nel 1800 era sicuramente un territorio con poche case e con dei lupi che vagavano.
il punto cerchiato di giallo è il luogo dell' aggressione, località chiamata Benoi
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